La grande mostra “TROISI poeta MASSIMO” a NAPOLI - Castel dell’Ovo
Istituto Luce - Cinecittà vuole regalare a Napoli un evento per omaggiare colui che è stato un personaggio e una persona di cinema e spettacolo tra le più amate degli ultimi quarant’anni: Massimo Troisi. Lo farà con la mostra fotografica e multimediale, “Troisi poeta Massimo”, organizzata e promossa con 30Miles Film, in collaborazione con Archivio Enrico Appetito, Rai Teche, Cinecittà si mostra. “Troisi poeta Massimo” arriva a 26 anni dalla scomparsa del grande attore. Un anniversario che registra la mancanza, all’arte e al pubblico, di un artista popolare nel senso più vero e nobile. E registra quanto Troisi in questo tempo si sia affermato in modo sorprendente come un Mito, e in modo indiscutibile. Sorprendente perché la sua traiettoria è stata un lampo: la carriera di Troisi dura vent’anni, tra una folgorante ascesa teatrale, la fama in tv, appena quattro (o cinque) film da regista, e una morte quando un uomo si definisce ancora giovane. Ma a 26 anni dalla scomparsa pare impossibile non descrivere Troisi come uno dei più grandi attori di sempre del cinema italiano; come un grande narratore di storie; un grande regista indipendente di enorme successo. Un comico che suscita il riso anche nei ragazzi di oggi, visto rivisto e imitato. Un autore i cui sketches in tv, i film, le interviste, continuano a essere visti e frequentati. Un personaggio che strappa sorriso e commozione immediati, come succede ai veri grandi, che si chiamino Totò, Eduardo, Mastroianni, Sordi... Questa grandezza non poggia solo su un talento comico straripante e naturale. C’è dietro un di più di pensiero, di consapevolezza, di sensibilità, di poesia. Questo ‘di più’ è il tema di fondo che sin dal titolo la mostra “Troisi poeta Massimo” vuole raccontare, in questa che vuole essere una festa, più che un tributo doveroso, per un attore e un autore unico. “Troisi poeta Massimo” è un percorso tra fotografie private, immagini d'archivio, locandine, audiovisivi, installazioni audio-video, carteggi inediti e oggetti personali a lui appartenuti o utilizzati in scena che condurranno il pubblico nell'animo umano di Massimo. Un Pulcinella senza maschera, come è stato definito, naturale erede di Eduardo e capace di attualizzare la tradizione partenopea, sfuggendone dai cliché. Oltre 100 fotografie - provenienti da archivi familiari e di amici e colleghi, dall’Archivio storico Luce, dalle Teche Rai e l’Archivio Enrico Appetito (con le foto dai set di Mario Tursi), e altri fondi foto-cinematografici - una carrellata di ricordi che, attraverso musica e immagini, mette in risalto la poetica, le tematiche, le passioni e i successi di uno dei più grandi attori italiani di sempre. Un “mito mite”, un antieroe moderno e rivoluzionario, che più di altri ha saputo descrivere, con sincerità, leggerezza e ironia, i dubbi e le preoccupazioni delle nuove generazioni.
Filo conduttore della mostra, il lato più sensibile e intellettuale dell’artista: Massimo è stato un poeta senza definirsi tale, ha scritto poesie già in tenera età per ritagliarsi spazi d'intimità negati da una famiglia numerosissima e ha chiuso il cerchio con Il Postino, film in cui la poesia non è solo testo, ma anche e soprattutto un modo di vivere, di vivere poeticamente. L’esposizione è suddivisa in cinque ambienti, che snodano il percorso umano e artistico di Troisi in sequenza cronologica ma, viste le dimensioni dell’area espositiva a Castel dell’Ovo, la Mostra a Napoli avrà un allestimento molto più ricco e imponente con molti materiali, già in possesso degli organizzatori, che non è stato possibile esporre a Roma per le ridotte dimensioni degli spazi a disposizione presso il Teatro dei Dioscuri.